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Ergonomia

Il Blog di Marco Placci

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Postilla » Sicurezza » Il Blog di Marco Placci » Igiene e sicurezza del lavoro » La prevenzione del rischio da sovraccarico biomeccanico – TR12295

8 giugno 2012

La prevenzione del rischio da sovraccarico biomeccanico – TR12295

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Siamo già a giugno.

Un anno è passato dal convegno di Bari e uno nuovo si prospetta all’orizzonte.

Prima di fare qualche considerazione in merito però vorrei scusarmi con chi negli ultimi tempi ha scritto alcuni commenti nel mio blog. Mi riferisco in particolare a Daniele, Maurizio e Matteo che hanno posto quesiti specifici e chiari relativi a loro situazioni lavorative. Non me ne vogliate se non vi rispondo direttamente. Le domande da voi poste richiedono NON una risposta superficiale, ma un’analisi approfondita e una conclusione determinata da quella che si chiama Valutazione del Rischio da sovraccarico biomeccanico.

In particolare questa valutazione è relativa alle problematiche degli arti superiori valutate con il metodo OCRA  e alle problematiche del rachide valutate con il metodo NIOSH, internazionalmente riconosciuti. Queste valutazioni sono un obbligo aziendale. Le vostre postazioni di lavoro dovrebbero essere quindi state catalogate ed il loro rischio quantificato. Matteo sbotta che tutte le figure che seguono la sicurezza in azienda sono mosse da interessi aziendali, questa è una sua opinione che non mi vede pienamente d’accordo, ma non dobbiamo dimenticarci degli R.L.S.! Se un lavoratore ha dubbi sulla sua postazione, tramite i suoi rappresentanti può consultare i Documenti di Valutazione.

Io (o chiunque abbia un comportamento corretto nei confronti di questa tipologia di rischio)  non posso fare, tramite una sola esposizione descrittiva delle lavorazioni, nè una quantificazione del rischio di una postazione e nè tanto meno una ricostruzione temporale dell’esposizione personale di un singolo lavoratore. Le problematiche muscoloscheletriche non sono come il rumore: vai in fabbrica con il fonometro e lo strumento di misura campiona il livello sonoro, ma hanno bisogno che si esegua un’osservazione specifica e prolungata e per lo studio approfondito occorre anche il filmato della postazione di lavoro.

Queste cose ormai sono consolidate da tempo, ma in pochi consulenti hanno effettuato una formazione adeguata per queste valutazioni. Molti però si stanno proponendo come quantificatori di queste problematiche, magari con l’aiuto di miracolosi software che riempiti con crocette ti danno il risultato finale!!

Ma qui l’uomo fa la differenza!

Non esiste uno strumento per il rischio muscoloscheletrico, occorre un valutatore consapevole di quello che sta facendo durante il sopralluogo e di quello che dovrà poi fare in ufficio per la quantificazione degli Indici.

La libera interpretazione delle metodologie, le approssimazioni fatte, la carente conoscenza del comportamente degli organi bersagli (arti superiori e rachide), l’uso inconsapevole (o consapevole) di programmi che da una verifica fatta da EPM, addirittura sbagliano i calcoli più semplici, genera dei Documenti pieni di errori (voluti o no, non sta a me a dirlo) e una quatificazione del rischio non rappresentativa del posto di lavoro. Un esempio lampante l’ho avuto durante un corso di formazione all’organo di Vigilanza (AUSL-PSAL) di Trento: un documento di Movimentazione dei Carichi che non considerava neppure i compiti multipli, ma tutti compiti semplici (qualcuno aveva verificato se il Tecnico conosceva i compiti multipli?? Mi sembra che esista anche la “culpa in eligendo”), sottostimando notevolmente il rischio.

Oppure un meraviglioso documento di Movimentazione Manuale carichi, visto in Romagna, presso un’azienda agricola, che dopo 50 pagine di fotocopie del Titolo IV del Testo Unico e del metodo NIOSH, alla fine recava il calcolo della check list OCRA (e non ho proprio capito cosa c’entrasse).

Tutta questa premessa per parlare finalmente del convegno Internazionale di Milano che si terrà la settimana  prossima, il 14 e 15 giugno presso la sala PIO XII Nell’Università degli studi. Il titolo quest’ anno è “La prevenzione del rischio da Sovraccarico biomeccanico: la parola alle imprese e non solo”. Cliccate qui per la LOCANDINA, oppure al link del sito http://www.epmemiliaromagna.itdella sezione Romagnola della scuola internazionale EPM.

La durata è di due giorni, nel primo “LA PAROLA ALLE IMPRESE” vedrà  esporre da parte di BAXI, WHIRPOOL, MIORELLI, AMADORI, PEG-PEREGO, INDESIT le loro esperienze che, anche in questo momento di crisi le ha portate ad una riduzione del rischio parallelamente ad a un aumento di produttività.

Nel secondo giorno “LA PAROLA ALLE ASL” vedrà gli organi di vigilanza di REGGIO EMILIA, CUNEO, BARI, VERONA, ASTI, MILANO e della VERSILIA esporre le loro esperienze di coordinamento, ispezione e gestione territoriale di questo rischio.

All’aperura, come NOVITA’ SOSTANZIALE il Prof. Occhipinti presenterà il Tecnical Report ISO 12295.

Cos’è?

E’ finalmente il manuale operativo di applicazione delle ISO 1128 parti 1, 2, e 3, è finalmente quel documento ISO e quindi internazionale, che eliminerà tutte le libere interpretazioni fatte dal valutatore (disonesto) per rendere tutto accettabile nelle valutazioni (nei corsi EPM vengono chiamati i “verditori” perchè i loro documenti sono verdi come un prato di montagna, ma senza i fiori). Guardandolo però in maniera più approfondita è finalmente il manuale operativo che risolve tanti dubbi che si presentano ogni giorno durante l’applicazione dei metodi di valutazione. Questo documento ISO e quindi obbligatorio per legge, darà le indicazioni per eliminare le imprecisioni contenute nelle norme di biomeccanica.

Sarà presentato anche il TR12296 relativo alla Movimentazione Manuale dei pazienti, anche in questo caso per risolvere i tanti dubbi applicativi dei metodi esistenti.

Credo che siano due giornate di tutto rispetto e come sempre, non saranno seminariali, ma un vero e proprio momento di aggiornamento per applicare correttamente in futuro i metodi ormai  noti a tutti che però contengono effettivamente molte difficoltà applicative.

 

Letture: 26475 | Commenti: 2 |
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2 Commenti a “La prevenzione del rischio da sovraccarico biomeccanico – TR12295”

  1. La prevenzione del rischio da sovraccarico biomeccanico – la TR ISO 12295 il 14 e 15 giugno 2012 a Milano | studioFonzar's Blog scrive:
    Scritto il 9-6-2012 alle ore 14:35

    […] La prevenzione del rischio da sovraccarico biomeccanico – la TR ISO 12295 il 14 e 15 giugno 2012 a… […]

  2. Gerry Di Masi scrive:
    Scritto il 19-6-2012 alle ore 08:29

    Egregio,
    sono completamente d’accordo con Lei sui questionari crocettati. Ma mi chiedo. Poiché i medesimi sono facilmente riconoscibili, come mai nessun ispettore trova da ridire su simile (oscene) prassi? Ormai sul web commercializzano questionari anche per il parto in casa. Quali comportamenti da tenere in caso di emorragia. Se si ha un sanguinamento improvviso e violento apporre la crocetta in a) se non sanguina apporre la crocetta in b). Se in seguito all’emorragia la puerpera non da più segni di vita, crocettare a), se respira ancora (per poco) crocettare b), senza aggiungere, magari -accompagnatela in ospedale che forse è meglio per tutti – Nel 1996 ho potuto leggere DvR compilati da stimati professionisti (in tutt’altri campi) aggiungere alla loro carta da lettere con un timbrino Legge 626 (?).
    Questa è, purtroppo l’Italia. Tanti parlano ex cathedra, senza aver mai nemmeno varcato la soglia di un’aula, e dunque… più sono tromboni, più paiono trovare credito presso certi DdL.
    Mi perdoni lo sfogo, opero nel campo della Prevenzione (quella scritta con la maiuscola) e sono davvero schifato dei comportamenti e dei modi di operare di certi personaggi che lo popolano.
    Cordialmente.

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  • 17 giugno 2011, Bari, check, Colombini, Computer, EPM, ergonomia, lavoratori a Progetto, malattie professionali, mal di schiena, metodologia ocra, metodo niosh, movimentazione manuale dei carichi, Movimentazione pazienti, NIOSH, norme tecniche, obblighi del datore di lavoro, Occhipinti, OCRA, ospedale, Pause, prevenzione rischi, rachide, recuperi, rischio muscoloscheletrico, RSPP, sovraccarico, sovraccarico biomeccanico, TR12296, TR ISO 12295, TU Sicurezza, videoterminali, volontariato
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