28 marzo 2014
Pubblicato il TR ISO 12295 – Un’altra affermazione dell’Ergonomia Italiana nel mondo
Dopo più di due anni di assiduo lavoro del Comitato Tecnico Internazionale ISO/TC 159/SC 3 – Anthropometry and biomechanics, sotto la spinta di Enrico Occhipinti e di Daniela Colombini, dell’Unità di Ricerca Ergonomia della Postura e del Movimento di Milano – EPM, il 20 marzo è stato pubblicato il
Tecnical Report ISO/TR 12295:2014
Ergonomics — Application document for International Standards on manual handling
(ISO 11228-1, ISO 11228-2 and ISO 11228-3) and evaluation of static working postures (ISO 11226)
I riferimenti li potete trovare al link
La pubblicazione di questo Rapporto Tecnico è da considerare una ulteriore vittoria dell’ergonomia Italiana rispetto al mondo intero (e anche rispetto a tutti quelli che in Italia hanno ostacolato il suo sviluppo e divulgazione nazionale ed internazionale).
Vengono infatti riconosciuti, e fatte norme, tutti gli aggiornamenti delle metodologie già in vigore quali il Metodo NIOSH e la Metodologia OCRA, proposti negli ultimi anni da noi ricercatori del GRUPPO EPM.
Questo Tecnical Report è in pratica un manuale (obbligatorio poichè pubblicato dalla ISO), che guida gli utenti degli standard internazionali della serie ISO 11228 1-2-3 per la valutazione del Rischio da Movimenti Ripetitivi, da Movimentazione dei Carichi e da Traino e spinta, a cui si aggiunge un’analisi, finalmente, della ISO 11226 , che si occupa di posture di lavoro statiche.
In particolare, indirizza correttamente il Valutatore nelle scelte di analisi e fornisce ulteriori informazioni per la scelta e l’uso delle norme appropriate .
Il concetto base su cui si fonda è che a seconda se i rischi specifici sono presenti, il TR risulta di supporto al Tecnico Valutatore per decidere QUALI NORME devono essere applicate e anche COME devono essere applicate.
In pratica il Tecnical Report ha un duplice scopo :
a) Il primo è fornire a tutti gli utenti con criteri e procedure, ed in particolare quelli che non sono esperti in ergonomia, a :
- Identificare le situazioni in cui si possono applicare le norme della serie ISO11226, ISO11228;
- Secondo i criteri indicati nella norma relativa, fornire un metodo ” rapido di valutazione ” (“quick assessment”) per riconoscere facilmente le attività che sono ” certamente accettabili ” o ” certamente critiche” . Se un’attività è ” inaccettabile ” è necessario, a completamento dell’analisi, eseguire una dettagliata valutazione dei rischi tramite le indicazioni degli standard per eliminare immediatamente le condizioni critiche.
Qualora il metodo rapido di valutazione dimostri che il rischio dell’attività rientra tra le due condizioni di esposizione, (certamente accettabili – certamente critiche) allora è necessario fare riferimento ai metodi dettagliati per la valutazione del rischio citati negli standard e resi di facile applicazione dalle indicazioni degli allegati.
Questo ambito e l’approccio è illustrato in uno specifico diagramma di flusso ed è descritto nel testo introduttivo della relazione tecnica.
Il Valutatore per eseguire la corretta valutazione è invitato e indirizzato a rispondere a una breve serie di pratiche “domande chiave ” le cui risposte lo indirizzeranno nella scelta e nell’applicazione delle norme del caso.
Continuando la filosofia già proposta dall’EPM, nel Tecnical Report si sottolinea che l’ uso del metodo rapido di valutazione è applicato correttamente se viene utilizzato un approccio partecipativo che coinvolge i lavoratori in azienda. Tale coinvolgimento è considerato essenziale per individuare efficacemente le priorità per affrontare i diversi pericoli e condizioni di rischio e, ove necessario, per individuare misure efficaci di riduzione del rischio .
b) Il secondo scopo è quello di fornire a tutti i Tecnici Valutatori, e questa volta soprattutto a quelli che hanno sufficiente esperienza in ergonomia, o cha hanno sufficientemente familiarità con le norme della serie ISO 11228 (parti 1-2-3), dettagli approfonditi e criteri per l’applicazione dei metodi di valutazione del rischio proposti nelle norme originali della serie, in particolare per un approccio alle attività “multitask” (non ci sono più alibi ora da parte di chi diceva che le formule del multitask NIOSH o OCRA non erano applicabili perchè non avevano riscontro nelle norme, questo poiché solo perché per applicarle occorreva prima capirle!!)
NOTA BENE: Occorre precisare che queste informazioni sono pienamente coerenti con i metodi proposti negli originali pubblicati e nelle norme, e non introducono alcuna modifica all’applicazione dei calcoli matematici per quantificare il livello di rischio definiti nelle norme esistenti, già ampiamente consolidati, nonostante la rara loro applicazione nelle valutazioni. (In pratica si utilizzano formule di calcolo già note da tempo come il calcolo dei compiti multipli del NIOSH pubblicato nel 1993 e si indica COME devono essere applicate. Questo per aiutare chi, ormai da molto tempo, usa la scusa della carenza di indicazioni nelle norme per giustificare la poca sua conoscenza in materia).
Queste indicazioni operative che semplificano notevolmente l’impegno del Valutatore, ma lo obbligano al corretto utilizzo, sono il frutto di un numero rilevante di analisi di verifica effettuate da tutto il gruppo EPM nazionale ed internazionale, allo scopo di validare la corretta impostazione delle stesse.
Questa seconda parte del campo di applicazione del Tecnical Report è ampiamente supportata attraverso gli allegati A , B , e C relativi rispettivamente alle ISO 11228-1 , ISO 11228-2 e ISO 11228-3 (Movimentazione Manuale dei Carichi, Attività di Traino e Spinta, Rischio da Movimenti Ripetitivi). Anche questi allegati forniscono informazioni utili per l’ applicazione pratica dei metodi e delle procedure presentate nella serie ISO 11228 sulla base delle esperienze di applicazione delle norme sviluppate negli anni da EPM.
Infine alcune semplificazioni dei metodi illustrati nel Tecnical Report 12295, sono destinate ad essere di aiuto ai Tecnici Valutatori, con particolare attenzione alle applicazioni in cui più attività vengono eseguite nella giornata dallo stesso lavoratore, per consentire un calcolo di rischio per mansioni difficilmente approcciabili, quali i magazzinieri, i rifornitori di linea oppure, in ambito Movimenti Ripetitivi, le mansioni che ruotano giornalmente su più attività.
Come sempre si dice in questi casi, quando credi di aver studiato abbastanza, arriva una nuova valanga di nozioni che ti obbligano ad aggiornarti per non rimanere indietro rispetto a tutti gli altri!!
Buon lavoro a tutti!!!
Scritto il 29-3-2014 alle ore 20:10
[…] continua qui […]
Scritto il 30-3-2014 alle ore 08:59
Beh, complimenti per il lavoro
Per completa informazione, metto il link all’ISO di cosa è un ISO TR
http://www.iso.org/iso/home/standards_development/deliverables-all.htm?type=tr
Scritto il 3-4-2014 alle ore 07:47
Grazie mille per le informazioni dell’articolo.
Scritto il 3-4-2014 alle ore 15:29
Grazie
Come sempre molto esauriente
Scritto il 3-4-2014 alle ore 15:30
Grazie
Come sempre molto esauriente.
Pubblico la notizia dell’uscita del Technical Report sul sito del Crab!
Scritto il 3-4-2014 alle ore 15:36
Chiaramente se posso
Scritto il 28-5-2014 alle ore 16:52
Grazie per il supporto costante di EPM ai tecnici del settore, accrescere le nostre conoscenze porta una conseguente crescita di tutela dei lavoratori esposti.
Fino ad arrivare alla prevenzione!